Scrivere per il bisogno di comunicare e di conoscere se stessi e gli altri.
- marta_violetta
- 25 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Ciao!
Moltissimi di voi che seguono il blog mi conoscono da tanto tempo e a loro vorrei dire: GRAZIE AMICI!!! Grazie per il sostegno che mi date con i vostri commenti positivi sugli articoli che ho iniziato a scrivere, anche solo con un "mi piace"... per me è importante!
Ma... Sareste curiosi di conoscermi meglio, attraverso la scrittura?
Dovete sapere che da quando sono piccola, dall'età dei 7-8 anni circa, ho la passione di scrivere, e negli anni ho dato spazio alla mia creatività e ai miei pensieri in varie forme.
All'inizio scrivevo brevi racconti fantastici, ma sempre legati alla quotidianità, come le simpatiche storie di Cesare l'orsetto e i suoi amici, dove praticamente quest'orsetto era il mio alter ego!
Vi riporto la prima puntata:
C'era una volta un orsetto che andò a fare un pic-nic fuori. E andò a farlo vicino a una piscina. Su un alberò però c'era un alveare con dentro delle api. L'orsetto si sedette per mangiare, le api intanto videro anche l'orsetto che dopo un po' si stava mangiando il loro miele, allora le api lo rincorsero e lo punsero. Poi andò dal dottor Gino: una piccola cura e badabin badabon guarì e fu felice.

Fatemi sapere se vorreste leggere anche le altre puntate di Cesare l'orsetto!
Poi sono passata ai Diari Segreti (li abbiamo avuti tutti, no?) in cui scrivevo veramente ogni mio pensiero sulle cose che mi succedevano e sul mondo attorno a me. Facevo una sorta di cronaca in stile flusso libero e continuo di pensieri. Mi è sempre piaciuto esprimermi sulla carta, mi dava una sensazione di benessere emotivo, mi sembrava di svuotare la mente e di alleggerire i pesi del cuore...
Quello che mi domandavo più spesso all'età di 14-15 anni era:
Nel futuro sarò quello che desidero essere? Riuscirò a realizzare i miei obbiettivi?
Non saprei ancora rispondere pienamente a questo interrogativo... perché se da una parte sono cresciuta e sicuramente ho raggiunto importanti traguardi nella mia vita, di cui sono soddisfatta, dall'altra i miei obbiettivi sono un po' cambiati rispetto a 12 anni fa... o meglio, sono cresciuti con me e hanno spostato il loro focus.
Quello che è certo è che ho ancora paura del futuro, ma in fondo è una pura diversa... non sono preoccupata di non farcela, ma piuttosto di cosa fare. La mia filosofia oggi è quella di prendere dal mondo tutto quello che posso, conoscere nuove persone, fare nuove esperienze, imparare da chi ne sa più di me e cogliere sempre tutte le occasioni che mi capitano... e questo senza paura!! La mia strada si costruisce così, passo dopo passo, nel presente.

In quegli stessi anni (tra il 2007 e il 2009) ho scritto anche diverse poesie... avevo scoperto che si poteva fissare sulla carta le emozioni in modo artistico!
Eccone alcune inedite per voi:
LA POESIA
Mosaico scritto di parole, emozione profonda del cuore, groviglio di sentimenti nascosti, inchiostro indelebile d'amore, schizzo su un foglio bianco che prende vita come d'incanto.
IL TEMPO
Il tempo cos'è?
Del cuore è il battito.
Scorre, scorre, scorre;
con irrefrenabile lentezza
compie il suo passo,
in un attimo
taglia il traguardo,
come piuma vola leggero,
lo scandisce il tuo respiro.
NASCE LA SOLITUDINE
Nasce la solitudine prima o poi, ti prende; com'è breve il suo lungo viaggio, e silenzioso. Fluida impietosa elastica scorre come acqua la solitudine; calda ti circonda. Batte al suo pensiero il cuore, il corpo freme.
IL RISVEGLIO
Spettacolo di luce
non vedete più occhi abbagliati
in istinto vi chiudete,
riparo cercate
sotto le ombrose ciglia.
Si dissolve piano il tepore
del caldo sonno sovrano,
con dolcezza materna
v’accoglie l’ebrezza del mattino,
profumo di sole.
IL TEATRO DELLE PAROLE
Cammino per la strada,
mi sorridono gli occhi della gente
e il sole mi cerca;
fa capolino tra le case
per raggiungermi
con i suoi caldi raggi
e mi accarezza il viso,
di porpora mi tinge le gote.
La strada segue i miei piedi veloci,
gli alberi dalle voluminose fronde
frusciano al vento leggero,
mi scompiglia i capelli;
mi volto
mi fermo
e il sole mi raggiunge:
palpito di luce,
spettacolo di foglie al vento.
LA NOTTE STANCA
Mille luci qua e là
fanno a gara a chi prima si spegne,
a chi prima s'accende.
E io le osservo
con animo stanco,
queste notturne fiammelle;
e piano piano il cielo imbrunisce,
appare la pallida luna, stanca
anche lei, come me.
È tardi, è la sera, è la notte...
e il mio viaggio finisce
in queste pesanti tenebre,
in processione con me
con mille luci sfocate, infastidite
dal vento leggero...
E subito spunta il giorno.
CHI SONO VERAMENTE
Chi sono veramente?
Sono una biscia,
sono un serpente,
sono un'ascia
che taglia la legna,
sono una penna
che scrive e disegna,
sono una persona qualunque,
sono il mai, il poi, il dunque...
Chi sono? Chi sono?
(Più me lo chiedo, più non so rispondere)
Sono una melodia dolce e soave,
di una porta son la chiave,
sono il saltimbanco del mio cuore,
sono un albero in fiore.
Chi sono col tempo lo capirò,
ma per adesso non lo so.
FIGLIO DELL'IMMENSITÀ
Nella quiete sommersa, una vita
respira nel profondo.
Creatura figlia dell'uomo,
speranza del domani.
Quanta ricchezza,
quante forme può avere,
quanta immensità può contenere
una goccia di rugiada, che fa risplendere l'albero della vita?
Tanta da far commuovere il sole?
L'universo è in attesa,
un mistero più profondo di egli stesso
sta per prendere forma.
E nascerà un bambino colmo di dignità,
che si sentirà minuscolo di fronte a tale immensità.
Ma solo perché nessuno gli ha mai detto
che è nato con l'universo dentro.
E sarà proprio per questo che egli per primo si domanderà
da dove viene la dignità di essere umano.
E chissà se ci sarà qualcuno che gli insegnerà
quel sentirsi figlio dell'immensità.
Oggi, grazie a questo blog, continuo a coltivare la mia passione per la scrittura, e questa volta non comunico solo con me stessa o con un lettore immaginario, ma con dei veri lettori e amici... che siete proprio voi che state leggendo ora!!
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